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Sperling & Kupfer
Ho Avuto Fame
Ho Avuto Fame
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Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta difetti di copertina e bordi pagine
Sku: PZZLB1426
ISBN: 9788820045319
Titolo: Ho Avuto Fame
Autore: Virginio Colmegna
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2008
Pagine: 140
Formato: Brossura
Don Virginio Colmegna sceglie un brano molto noto del Vangelo di Matteo per proporre una riflessione a coloro che non vogliono cedere a paura e indifferenza, che non si rassegnano a pagare con l'isolamento la ricerca di sicurezza. Si rivolge a credenti e non credenti attraverso un testo che, secondo il fondatore della Casa della Carità, risulta forse più immediatamente comprensibile non a chi si dice troppo facilmente cristiano, ma piuttosto a chi sa mettersi alla ricerca del senso del vivere e desidera incontri appaganti. Dare da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, essere ospitali con lo straniero, vestire chi non ha da coprirsi, visitare i malati e i carcerati sono sei passi di un percorso intenso nel quale incontriamo l'altro, con la sua singolarità e i suoi bisogni, ma anche noi stessi, con la nostra fame di affetti e di significati. Un cammino che esige l'abbandono del pietismo e illumina il rapporto dialettico fra carità e giustizia. Che ci chiede di deporre il pregiudizio e non irrigidire i confini per scoprire la bellezza della reciprocità e dell'amore gratuito.
Rimanenza di magazzino, libro nuovo che presenta difetti di copertina e bordi pagine
Sku: PZZLB1426
ISBN: 9788820045319
Titolo: Ho Avuto Fame
Autore: Virginio Colmegna
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2008
Pagine: 140
Formato: Brossura
Don Virginio Colmegna sceglie un brano molto noto del Vangelo di Matteo per proporre una riflessione a coloro che non vogliono cedere a paura e indifferenza, che non si rassegnano a pagare con l'isolamento la ricerca di sicurezza. Si rivolge a credenti e non credenti attraverso un testo che, secondo il fondatore della Casa della Carità, risulta forse più immediatamente comprensibile non a chi si dice troppo facilmente cristiano, ma piuttosto a chi sa mettersi alla ricerca del senso del vivere e desidera incontri appaganti. Dare da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, essere ospitali con lo straniero, vestire chi non ha da coprirsi, visitare i malati e i carcerati sono sei passi di un percorso intenso nel quale incontriamo l'altro, con la sua singolarità e i suoi bisogni, ma anche noi stessi, con la nostra fame di affetti e di significati. Un cammino che esige l'abbandono del pietismo e illumina il rapporto dialettico fra carità e giustizia. Che ci chiede di deporre il pregiudizio e non irrigidire i confini per scoprire la bellezza della reciprocità e dell'amore gratuito.
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