Seicento Inquieto
Seicento Inquieto
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CONDIZIONE: Nuovo
Il volume, catalogo della mostra che si svolgerà a Rimini, Castel Sismondo, dal 27 marzo al 27 giugno 2004, si propone di illustrare un secolo di grande interesse per tutta la Romagna e particolarmente per Rimini che, persa già da un secolo la sua autonomia e il ruolo di capitale della signoria malatestiana, si trovò a sperimentare la vita di un centro periferico dello Stato della Chiesa, impoverita e inquieta, ma vivace, con apporti da Roma, Venezia e Bologna, e con una sua originale produzione culturale e artistica.
Caratterizzano la vita riminese del Seicento una forte nostalgia per il passato e una grande preoccupazione per il futuro e, soprattutto, un forte rinnovamento della vita religiosa e culturale, ben registrati dalla creazione di numerose immagini sacre, dall'attività di confraternite e di accademie, dalla fondazione di una delle prime biblioteche pubbliche d'Europa (la Gambalunghiana), dalla produzione di pittori famosi come Guido Cagnacci e Giovan Francesco Nagli detto il Centino.
Il catalogo, scandito in tre parti che hanno come argomenti la città, la cultura e l'arte, è costituito dalla sezione riguardante l'arte, dai capolavori del Cagnacci e del Centino, i veri e celebri protagonisti del rinnovamento pittorico locale, accompagnati e contestualizzati per la prima volta da capolavori marchigiani, veneti, romani e bolognesi (di Federico Barocci, Giorgio Picchi, Cosimo Piazza, Palma il giovane, Claudio Ridolfi, Giovan Francesco Guerrieri, Antonio Pomarancio, Lucio Massari, Guercino ecc.) poco noti o completamente sconosciuti, provenienti dal territorio.
Oltre alle grandi e piccole opere pittoriche sacre e profane, troviamo opere di oreficeria, di scultura, di ceramica in gran parte inedite, una scelta di strumenti scientifici e di documenti originali manoscritti e a stampa di grande interesse storico e letterario. In tutto circa trecento opere, provenienti da collezioni private, da edifici civili e religiosi della città e del territorio, da musei e biblioteche italiani e stranieri.
Oltre ai testi dei curatori, Angelo Mazza e Pier Giorgio Pasini, il volume contiene scritti di Andrea Emiliani, Antonio Paolucci, Jadranka Bentini, Armanda Pellicciari, Anna Stanzani, Barbara Guelfi, Paola Delbianco, Enzo Pruccoli e Orietta Piolanti..
Il volume, catalogo della mostra che si svolgerà a Rimini, Castel Sismondo, dal 27 marzo al 27 giugno 2004, si propone di illustrare un secolo di grande interesse per tutta la Romagna e particolarmente per Rimini che, persa già da un secolo la sua autonomia e il ruolo di capitale della signoria malatestiana, si trovò a sperimentare la vita di un centro periferico dello Stato della Chiesa, impoverita e inquieta, ma vivace, con apporti da Roma, Venezia e Bologna, e con una sua originale produzione culturale e artistica.
Caratterizzano la vita riminese del Seicento una forte nostalgia per il passato e una grande preoccupazione per il futuro e, soprattutto, un forte rinnovamento della vita religiosa e culturale, ben registrati dalla creazione di numerose immagini sacre, dall'attività di confraternite e di accademie, dalla fondazione di una delle prime biblioteche pubbliche d'Europa (la Gambalunghiana), dalla produzione di pittori famosi come Guido Cagnacci e Giovan Francesco Nagli detto il Centino.
Il catalogo, scandito in tre parti che hanno come argomenti la città, la cultura e l'arte, è costituito dalla sezione riguardante l'arte, dai capolavori del Cagnacci e del Centino, i veri e celebri protagonisti del rinnovamento pittorico locale, accompagnati e contestualizzati per la prima volta da capolavori marchigiani, veneti, romani e bolognesi (di Federico Barocci, Giorgio Picchi, Cosimo Piazza, Palma il giovane, Claudio Ridolfi, Giovan Francesco Guerrieri, Antonio Pomarancio, Lucio Massari, Guercino ecc.) poco noti o completamente sconosciuti, provenienti dal territorio.
Oltre alle grandi e piccole opere pittoriche sacre e profane, troviamo opere di oreficeria, di scultura, di ceramica in gran parte inedite, una scelta di strumenti scientifici e di documenti originali manoscritti e a stampa di grande interesse storico e letterario. In tutto circa trecento opere, provenienti da collezioni private, da edifici civili e religiosi della città e del territorio, da musei e biblioteche italiani e stranieri.
Oltre ai testi dei curatori, Angelo Mazza e Pier Giorgio Pasini, il volume contiene scritti di Andrea Emiliani, Antonio Paolucci, Jadranka Bentini, Armanda Pellicciari, Anna Stanzani, Barbara Guelfi, Paola Delbianco, Enzo Pruccoli e Orietta Piolanti..